Intervista a mikele: “Trovo riparo nella varietà culturale”
mikele è un giovane artista che sta cercando di imporsi sulla scena musicale grazie alla sua originalità e al suo sound europeo. Per lui la cultura hip-hop/trap francofona (Hamza) e americana (Kanye West, Travis Scott) rappresentano un modello e da qualche qualche giorno l’artista ha pubblicato “Dalla Culla”, un brano interamente prodotto da lui. Gli abbiamo posto qualche domanda.
Come delfineresti il tuo singolo d’esordio “Dalla Culla”? Quanto sei soddisfatto del risultato?
Avete presente Batman? Ecco, per me “Dalla Culla” è un viaggio tra le grotte di pipistrelli, tipiche dell’universo del cavaliere oscuro. Sono felice sia piaciuto, questo brano, è inciso su di me come un tatuaggio.
Sei padovano, di origine belga e con radici americane. Quanto le tue influenze si riflettono nella musica che fai?
Questa multiculturalità è parte integrante del mio carattere. Non avendo una patria unica, trovo riparo nella varietà culturale che mi rappresenta e la porto nei brani attraverso l’utilizzo delle diverse lingue.
Che cosa ne pensi della scena hip-hop italiana attuale?
Si sta evolvendo sempre di più. Siamo in tanti a spaccare – ora bisogna puntare al mercato europeo, e mettersi alla pari con la Francia.
Stai lavorando a nuovi brani?
Sì, sto lavorando su un sound europeo, dando priorità all’italiano e al francese.
Hai dei principali modelli d’ispirazione?
Villabanks ha pubblicato un disco poliglotta, so che gli piace il francese.
Con quale artista vorresti collaborare?
Tiziano Ferro è uno dei pochi italiani che in questo secolo si è imposto su altri mercati internazionali. Un giorno, sarebbe bello cantare con lui.
Infine, progetti futuri?
I progetti futuri sono tanti, tra cui un nuovo singolo urlato. State a vedere!