Livio degli Huga Flame ora é Leeve, il suo nuovo stile in Marsiglia
Il 67% dei primi appuntamenti finisce male a causa dello smartphone. A raccontarlo è l’entourage del cantante e produttore musicale Leeve, in occasione dell’uscita del primo singolo, intitolato “Marsiglia”.
«Questa canzone — spiega l’artista — racconta di un primo incontro. Un incontro speciale: uno di quei momenti “da film”, dove tutto sembra essere perfetto. Così, in occasione di uscita del brano, abbiamo deciso di studiare un decalogo scientifico per non sbagliare approccio».
Tra le cose più importanti da evitare, oltre all’utilizzo compulsivo del cellulare — come racconta l’elaborazione dello staff del cantante varesino, su dati Doxa — ci sono il parlare troppo del proprio lavoro o delle proprie ex storie, oppure il non guardare negli occhi l’altro.
«La città di Marsiglia è la metafora giusta per raccontare questa situazione: una città meravigliosa e un po’ dannata, proprio come un primo incontro», prosegue Leeve , al secolo Livio Perrotta, nello spiegare il titolo della canzone pubblicata oggi su YouTube e Spotify.
Se il 67% delle prime volte va male perché uno dei due passa troppo tempo allo smartphone, il parlare degli ex è considerato sconveniente dal 48% degli intervistati. Il 33%, invece, non tollera il “bicchiere di troppo” nella nuova conoscenza, mentre il 19% preferirebbe non pagare “alla romana” davanti allo scontrino del primo appuntamento. Per il 15% delle persone il non guardare negli occhi l’altro è sintomo di un’insicurezza che rischia di minare un futuro rapporto, e per il 12% è troppo noioso ascoltare a lungo discorsi sul lavoro.
«Meglio invece interessassi all’altra persona — continua l’artista varesino e componente del trio rap Hugaflame — e farla sentire come al centro delle nostre attenzioni, in quel momento. Proprio come racconto nel brano, in cui le parole sono trascinate da una musica molto ritmata e ballabile: un’ondata di emozioni pop-dance. Così come dovrebbe essere l’incontro con una persona speciale: adrenalinico».
Le storie più felici infatti nascono, per il 5% delle persone, dalla capacità di ascoltare, e dalla gentilezza per il 9,2%. Mentre, ad apprezzare la sicurezza sono il 34% degli intervistati. Il 15% ritiene importante la bellezza, invece l’umorismo conta nel 7% dei casi. La professione, infine, si colloca al 3,4% degli interessi.
«Il singolo, prodotto dall’etichetta Platinium Label e distribuito The Orchard/Sony Music— conclude Leeve —, parla della cosa più semplice, bella, immortale al mondo: le relazioni umane. E ciò, in un periodo come quello che stiamo vivendo e che ci vede costretti a casa per la minaccia del Covid 19 è un augurio a tornare a riabbracciarci come prima e a darci, di nuovo, un altro primo appuntamento. Senza più, però, dare per scontato la potenza meravigliosa e comunicativa dell’amore».