KILL THE BEAT: la seconda stagione si chiude con Litothekid che torna al microfono ed è protagonista assoluto del nono episodio
Kill The Beat è un format ideato da Litothekid, rapper, produttore e sound engineer torinese, conosciuto anche come Paolito – membro fondatore dei Duplici -, nonché proprietario del Substrato Studio.
Un beat, un rapper, un microfono, e una pioggia di barre. In sostanza, un invito ad “uccidere il beat”, nella maniera più stilosa ed efficace possibile: questo è Kill The Beat. Tutte le strumentali sono firmate da Litothekid, che invita il rapper ospite nel suo studio, per registrare questa pioggia di barre one take, ossia in una sola sessione di registrazione.
Un approccio al rap che torna alle origini, al metodo classico, solo un produttore e un rapper, solo una base e un testo, solo punchline, incastri e metriche. L’importante è lo stile, l’importante è la tecnica, l’importante è incendiare il microfono.
Dopo aver dato spazio, in questa seconda stagione, a 8 rapper torinesi, da colonne portanti come Principe a emergenti come Joelz, Litothekid decide di concludere la stagione in grande stile vestendo anche i panni del rapper. Per la prima volta, quindi, Litothekid e Paolito, i due alias dell’artista torinese, convivono sulla stessa traccia. Due minuti di attitudine, barre, incastri, riferimenti e tecnica impeccabile: la penna e la produzione sono rispettivamente l’una al servizio dell’altra, un matrimonio perfetto. “One man army”, come rappa lo stesso rapper, è la definizione migliore di Litothekid in questo “Kill the Beat (Season 2 E09)”.
Kill The Beat è prodotto, mixato e masterizzato da Litothekid al Substrato Studio di Moncalieri, Torino. L’aspetto grafico è curato da Max Petrone.
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