Venerdì 19 febbraio è uscito “Silhouette”, il nuovo singolo di Diego Random. Silhouette è un brano dalle sonorità intime e dirompenti che lascia spazio a melodie ampie e ad una narrazione carica di emozioni. Racconta la necessità di contatto fisico e mentale con la persona che si ama e al contempo le difficoltà e i tormenti che spesso ne conseguono. L’autore da spazio alle sue metafore attingendo ad un immaginario legato al mondo della cultura urban e streetwear, che incornicia questo singolo. Continui sono i riferimenti alla contrapposizione tra tormenti e gioie, bene e male, angeli e demoni, che confluiscono trovando una pace agrodolce nel caos dell’amore.

Ecco la nostra intervista a Diego Random.

“Silhouette” è il tuo nuovo singolo: perchè hai scelto questo titolo?

Il titolo lo scelsi dopo che scrissi la seconda strofa, parte della canzone in cui compare quella parola. Mi piaceva molto creare l’immagine delle silhouette in camera con le luci spente e mi sembrava una parola molto adatta per un titolo oltre che essere l’immagine sulla quale si basa il videoclip.

Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere?

Non c’è un messaggio specifico. È una canzone che ha due chiavi di lettura:⁣ gioia, dolore. ⁣La vostra la scoprirete quando le emozioni che provate in questo periodo si incontreranno con le mie parole.⁣ Vi auguro di viverle entrambe, ⁣in momenti diversi o nello stesso istante.⁣ Sentirete la canzone mutare in base al vostro stato d’animo, assecondandolo,⁣ portandovi più in alto o più in basso possibile. In ogni caso vi aiuterà a leggervi dentro, senza maschere.⁣

C’è un brano a cui sei maggiormente legato della tua carriera, se sì, perché? 

Al momento credo “Voci in testa”, il brano che uscì per Real Talk Musik. Sono particolarmente affezionato a quel singolo perché fu scelto per essere caricato nel loro canale youtube, dandomi una possibilità interessante di farmi vedere da più persone rispetto al solito. Ero molto emozionato.

Quali sono le tue influenze musicali? Chi sono gli artisti che stimi o ammiri in particolare?

Io di base ho tante influenze musicali e mi piace tanta musica e ogni volta che sento un genere diverso dal mio penso “bello, vorrei scriverci una canzone sopra!”. Amo essere ispirato e fortunatamente mi ispirato molte cose. Ciò mi permette di avere sempre stimoli nuovi grazie ai quali non mi ritrovo ad essere limitato ad uno stile “uniforme”. In tutto ciò sto lavorando affinché il mio segno distintivo risieda nella scrittura, carattere e nel modo in cui creo e trasmetto le immagini alle quali penso.

Come nasce la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica nacque quand’ero molto piccolo, in famiglia la ascoltavamo spesso, dalla tv, cd o radio. I miei genitori sono due appassionati di cantautorato italiano, sono cresciuto con un lettore cd portatile dove ascoltavo gli album di De André, Ivan Graziani… Ho tanti ricordi legati alla musica, da subito mi colpirono le emozioni che riuscivo a provare ascoltando una bella canzone con delle belle parole. Poco dopo, quasi casualmente, conobbi la musica Rap e rimasi esterrefatto dal genere. Mischiava perfettamente le mie due più grandi passioni: musica e scrittura in rima/poesia, anch’essa praticata sin da piccolissimo.

Con quale artista vorresti collaborare?

Ci sono tantissime persone che stimo musicalmente. Trovamene una in particolare escluderebbe tutte le altre che probabilmente stimo allo stesso modo. Però se proprio devo dire un nome,dico Salmo. Nel panorama italiano è l’artista di cui sono più fan e da più tempo rispetto a tutti i miei altri ascolti. Nel panorama internazionale sarebbe un po’ più difficile rispondere.

Da dove trai le tue ispirazioni per un pezzo?

Citando “Fulmini”, il mio singolo precedente, ti direi “tutto mi ispira, faccio arte con arte”. L’ispirazione la traggo da qualsiasi cosa, momento, situazione o persona mi faccia accendere una scintilla. Può capitare in qualsiasi momento e da qualsiasi cosa.

Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti?

Sto lavorando ad un EP molto curioso da ascoltare secondo me. È un progetto molto sfaccettato, sia a livello di testi che di sonorità. Non so ancora quando uscirà ma manca poco.

Che consigli daresti ai ragazzi che vogliono imboccare questa strada?

⁣Siate disposti a soffrire, l’arte può dare tanto quanto può togliere. La chiave è persistere con costanza e con amore per quello che si fa.