Secondo te in Italia il genere rap rimarrà al top ancora a lungo?

A mio parere negli ultimi anni il genere hip hop ha messo d’accordo moltissime persone. Non a caso tanti album pubblicati negli ultimi anni hanno raggiunto posizioni alte nelle classifiche. Secondo me il genere hip hop ha ancora molto da dire, in molte a suo modo differenti. Spero che il genere, in se per se, rimanga  a lungo.

C’è un concerto da spettatore che ricordi con piacere?

Un concerto che mi piace ricordare è quello di Rancore al Teatro dei Rozzi di Siena! Essendo un teatro, era un modo differente di assistere ad un concerto e le aspettative comunque partivano con presupposti differenti. In realtà il clima e la capacita di interpretazione dell’artista hanno creato un concerto di pura emozione. Ogni canzone aveva una scenografia differente che aveva nello spettatore un forte impatto visivo e uditivo.

Quanto è difficile per un emergente, in una scena così competitiva, riuscire a ritagliarsi il proprio spazio?

Una persona che proverà a farsi strada in qualunque ambito della sua vita, dovrà compiere un percorso. Va da se che in questo ambito le possibilità di riuscita sono molto limitate. È importante, secondo me, contraddistinguersi in qualche modo mantenendo la propria natura e il proprio messaggio.

Se ne avessi la possibilità ti trasferiresti altrove per continuare il tuo percorso?

Abbiamo già in mente di trasferirci per un po’ di tempo a Milano. Nelle nostre zone non ci sono molte possibilità che possano avvicinarci a questo mondo. In un contesto come Milano credo che ci possano essere delle realtà molto più vicine al nostro mondo ed ai nostri obbiettivi.

Ti capita di ricevere commenti negativi o addirittura offensivi tra i commenti su YouTube o in privato? Come reagisci generalmente?

Fortunatamente non mi è ancora capitato, o almeno, non del tutto. Sono molto positivo nel mettermi in gioco ed ascoltare i pareri positivi o negativi che siano, per poterci trarre dei miglioramenti, se necessario.