– Domanda provocatoria. Se non dovesse esserci mai più un’altra “Luna”? Si può fare musica anche senza puntare ai numeri?

Molto interessante questa domanda, secondo me sì, si può fare, ma solo se c’è altro oltre ai numeri. Nel senso che anche senza avere numeroni si può fare musica avendo una nicchia di pubblico che segue i concerti e l’artista in generale. Sicuramente nel 2022 i numeri sono una parte fondamentale ma non essenziale.

– E qual è il tuo rapporto con Spotify e con gli altri store digitali, sia da ascoltatore che da artista?

Da artista vedo qualsiasi store digitale come un posto di lavoro, e come tale a volte regala gioie e a volte ti lascia con l’amaro in bocca. Da ascoltatore invece Spotify e gli store in generale sono il mio posto preferito da super appassionato di musica quale sono.

– Di cosa parla “Vetri”? Lo definiresti un brano “catartico”?

“Vetri” racconta la lotta interiore che ci si trova ad affrontare quando si pensa di non essere all’altezza, di non meritare, l’amore incondizionato che ci viene dato dalla nostra “persona giusta”. Volendo si, possiamo definirlo un brano catartico perché mi ha aiutato, un po’ come tutti i miei brani, ad esprimere qualcosa che altrimenti sarebbe rimasto inespresso.

– Cos’altro succederà quest’anno?

Quest’anno sarà pieno di nuova musica e spero anche di tanti concerti. Sicuramente uscirà un nuovo disco…