Sakküra presenta “Dio Brando”: rap, anime e beatbox
In occasione dell’uscita del suo primo singolo, “Dio Brando”, Sakküra ci offre una visione a tutto tondo delle sue passioni ed influenze, tra le quali spicca un particolare amore per gli anime. Un artista amante della musica a 360 gradi, spaziando dal rap al rock.
“Dio Brando” è il tuo nuovo singolo, puoi dirci perché hai scelto questo titolo?
Nel brano io mi identifico in Dio Brando. Per chi non lo dovesse conoscere, Dio Brando è uno dei personaggi antagonisti principali del manga “Le bizzarre avventure di Jojo. Gli anime sono una delle mie grandi passioni e ho scelto lui per rappresentare il delirio di onnipotenza, caratteristica proprio di questo personaggio.
Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere tramite questo progetto artistico?
Non c’è un messaggio vero e proprio. Diciamo che “Dio Brando” è una presentazione di Sakküra, una piccola introduzione per far capire chi sono e cosa voglio raggiungere. Tutto il mio progetto è sullo stile di questo primo brano che, come mi piace chiamarli, sono di genere “AniTrap”. Posso già dirvi che tutti i miei pezzi contengono riferimenti al mondo degli anime, li uso come metafore per esprimere dei miei pensieri, alcuni tratti dalla mia personalità e degli avvenimenti che hanno segnato la mia vita, tutto in chiave “noir”.
Quali sono le tue influenze musicali? Chi sono gli artisti che stimi o ammiri in particolare?
Ho sempre ascoltato molti generi musicali diversi. La mia “comfort zone” la trovo nei generi dance e rock internazionali degli anni 70/80/90, soprattutto artisti e gruppi come i Pink Floyd, Billy Idol, i Queen e i Pet Shop Boys. Un altro genere che amo molto ovviamente è il rap sia italiano che internazionale, con artisti come Snoop Dogg, 50 Cent, Noyz Narcos e Izi.
Come nasce la tua passione per la musica?
Mi sono avvicinato al mondo della musica da bambino, ascoltando in macchina canzoni dance e rock anni 70/80/90. Mi sono innamorato della musica di quegli anni e la ascolto ancora tutti i giorni. L’esplosione artistica posso dire che è esplosa all’età di 16 anni quando ho scoperto il mio grande amore per il beatbox. Da lì ho iniziato a sperimentare sempre di più.
Con quale artista vorresti collaborare?
Sarebbe un sogno per me collaborare con Noyz Narcos essendo stato il primo rapper italiano a farmi avvicinare a questo genere.
Da dove trai le tue ispirazioni per un pezzo?
Come dicevo prima, l’ispirazione principalmente arriva dagli anime. Mi aiuto creando un accompagnamento musicale con il beatbox e poi, in base a quello che voglio comunicare e allo stato d’animo del momento, butto giù testo e linee melodiche e vado a modellare l’anime sul tema di cui voglio trattare.
Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti?
Certo! Come vi avevo già spoilerato prima, anche i prossimi brani saranno sul genere “Anitrap” come “Dio Brando” anche se molto differenti gli uni dagli altri, con flow molto particolari e testi eccentrici.
Che consigli daresti ai ragazzi che vogliono “imboccare questa strada”?
Il consiglio che mi viene da dare è quello di lavorare molto su sé stessi, sperimentare e pensare bene all’obiettivo da raggiungere. Fermarsi a pensare penso faccia bene per cercare il più possibile di rendere il proprio lavoro musicale originale e innovativo, cercando perché no di distinguersi il più possibile da tutto quello che propone il mercato musicale al giorno d’oggi. E poi sicuramente affidarsi ad un buon team di lavoro!