In un’epoca segnata indelebilmente da chiusure, Libero, il nuovo singolo di Sheng, rappresenta la via di fuga più efficace ed originale. Il brano tratteggia uno scenario paradisiaco, ovattato, di nuvole come cuscini, a metà tra sognato e vissuto. Fortissima la componente onirica, l’ambientazione è un rimando efficace a “Jetski”, uscita precedente del rapper, e il mix tra la produzione eccentrica firmata da Brvss e le lyrics caricano il pezzo di un pathos fortissimo. In conclusione, il nuovo duo di Rapper e Producer è riuscito ad importare nel panorama Italiano un sound da oltreoceano, un potenziale punto di rottura per le nostrane tendenze di un mercato già saturo attraverso le novità sperimentate nel panorama statunitense.

Conosciamo meglio Sheng. Qui puoi ascoltare il suo nuovo brano, LIBERO.

“Libero” è il tuo nuovo singolo, puoi dirci perchè hai scelto questo titolo?

Sono entrato nel mood di prendere la mia musica nella più totale libertà, mi lascio trasportare dalle vibes che si creano in studio, senza dar retta ad inutili paranoie.

Sono certo che ascoltando il brano si percepirà perfettamente.

Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere tramite questo progetto artistico?

Secondo me non c’è un concetto prettamente tastabile, punto a portare l’ascoltatore nel mio trip nel modo più genuino possibile; almeno per questo singolo, si tratta soltanto di premere play e lasciare ogni pensiero fuori dall’ascolto.

C’è un brano a cui sei maggiormente legato della tua carriera e, se sì, perché? 

Sono legato ad ogni brano che ho pubblicato in egual modo, vedo tanti piccoli pezzi di me che se ne vanno in giro a fare il loro, soprattutto per la varietà di mood con cui mi sono espresso nelle uscite precedenti.

I prossimi progetti saranno molto più intimi, penso saranno loro i miei preferiti.

Quali sono le tue influenze musicali? Chi sono gli artisti che stimi o ammiri in particolare?

In Italia Marracash è stata una delle figure di riferimento maggiori per me, la sua attitude e la sua penna sono state alcune delle più influenti per il mio percorso.

Ultimante sto ascoltando molto YNW Melly, Gunna, Lil baby e Don Toliver, mi piace molto quella Wave lì.

Come nasce la tua passione per la musica?

Mi sono avvicinato al rap grazie a mio fratello maggiore, quando veniva a trovarmi ed ero ancora un bambino mi faceva ascoltare i dischi dei rapper italiani dal suo vecchio portatile.

Mi innamorai subito del genere e crescendo ho approfondito gli ascolti partendo dalla scena nostrana per poi migrare verso quella statunitense.

Sicuramente c’è una necessità di esprimermi e diversificarmi in me che è potuta sfociare attraverso questo percorso.

Con quale artista vorresti collaborare?

Il feat dei sogni è indubbiamente Marra, magari in futuro ci sarà modo di coronare questo sogno d’infanzia. Mahmood è un’altro dei nomi nostrani con cui mi piacerebbe lavorare in futuro, sono un fan dei suoi lavori.

Da dove trai le tue ispirazioni per un pezzo?

Parlo di ciò che respiro, è un processo che matura in me durante le esperienze che passo in un determinato periodo della mia vita, quando sento il beat giusto si innesca tutto senza alcuno sforzo particolare.

Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti?

Ho pronto il sequel di uno dei  brani a cui il mio pubblico è più affezionato, farà tutto parte di un quadro molto più grande di cui ancora non posso parlare nel dettaglio.

Che consigli daresti ai ragazzi che vogliono “imboccare questa strada”?

Di non pensarci troppo su, se ritengono questa la loro strada devono buttarcisi senza troppi tentennamenti.

il tempo ad oggi è fondamentale e questo è un mondo che gira molto in fretta, Imboccate la vostra strada e tirare dritto ascoltando solo voi stessi e le persone che vi sono sempre state vicine.