“Sabbatico”: fuori ora il disco d’esordio di Albino, che racconta le incertezze dei vent’anni in provincia, sotto la direzione artistica di Moder
“Sabbatico” è il nuovo album di Albino, disponibile oggi in streaming su Spotify e su tutte le piattaforme digitali, fuori per Glory Hole Records e parte del progetto “Parlare Con I Muri”, nato nel 2021 grazie al contributo della Legge sulla musica della Regione Emilia-Romagna (LR n. 2/2018 “Norme per lo sviluppo del settore musicale” art 8), iniziativa del CISIM di Lido Adriano (RA), realtà gestita da Moder e Federica Vicari, dedicata ai giovani artisti emergenti.
Anticipato dal singolo “Ti Ricordi”, “Sabbatico” è il culmine di un lungo processo di maturazione artistica e personale del giovane artista ravennate Albino: dopo aver abbandonato il vecchio moniker, Nox, il rapper classe ’97 ha iniziato un percorso sotto la direzione artistica di Moder, un mentore che è anche stato il primo a credere nel suo talento. Il risultato è un album fortemente personale, intriso di lacrime e sudore, ma anche di riflessioni, dubbi, incertezze e dilemmi che accomunano chi ha vissuto, vive o vivrà in vent’anni nella provincia italiana.
La paura per il futuro, la mancanza di certezze, le prospettive tutt’altro che rosee, e un bivio che sembra ineluttabile per tutti: un lavoro sicuro, ma probabilmente tutt’altro che stimolante, o la prosecuzione del ciclo di studi, anche solo per scampare alla morsa della vita vera, almeno per un altro paio d’anni. Il tutto attanagliati dallo scorrere del tempo, che sembra impedire ragionamenti approfonditi sul proprio futuro. Ecco perché, per chi se lo può permettere, la scelta di un anno sabbatico è una manna dal cielo; ma per chi finisce in un vortice “sabbatico” senza averlo scelto, cioè travolto dagli eventi e dallo scorrere del tempo, cosa può succede? Albino racconta questo e molto altro nel suo disco, raccontato di come ha visto il mondo muoversi forsennatamente intorno a lui, senza però fare altrettanto.
La malinconia è la chiave di fondo delle liriche e del suono di “Sabbatico”. Un disco che affonda le sue radici nell’hip hop classico, senza però suonare vecchio; produzioni più classic come quella di “Pezzi di me” si alternano a momenti quasi lo-fi, come in “Nebbia”. O, ancora, l’agrodolce chitarra acustica di “Ti Ricordi” sembra voler alleggerire il disco, come uno spiraglio di luce dopo un cielo plumbeo. La direzione artistica di Moder ha coordinato le produzioni di Dj West, KD-ONE, Tony Lattuga, Talcbeats, Phil Gori e Muchomacho, mentre pochissime sono le collaborazioni al microfono: Arianna Pasini, Giovane Werther e Moder sono gli unici ospiti di un disco che doveva essere così personale.
Perché la musica è stata l’anno sabbatico di Albino, ma questo disco rappresenta un nuovo punto di partenza. Per non fermarsi più.