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Novembre 3, 2021

sianlout, un nuovo duo nella scena tra Gen Z e lattine. L’intervista

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È da poco uscito MONSTER / MULLET, ultimo singolo dei giovanissimi sianlout. Il brano segue il debut single dr.pepper/metàlattina, che ha subito conquistato un posto privilegiato all’interno della playlist Graffiti Pop di Spotify.

La strada dei sianlout, tracciata dalla collaborazione con Futura Dischi, si compone così di un altro frammento musicale, anche questa volta trasportato nella linguetta di una lattina fresca, sempre diversa da quella precedente. L’altro riferimento nel titolo vuole citare il ritorno del mullet, iconico taglio di capelli ‘80s 

 

Ciao ragazzi, presentatevi con tre aggettivi.

Versatili, originali e determinati.

Monster / Mullet è il vostro secondo singolo, uscito da poco per Futura Dischi. Come nasce il brano? 

Il brano nasce dalla necessità di esprimere la nostra opinione su ciò che sentivamo accadere sulla nostra pelle a Napoli Centro e sulla questione del ritorno di mode ormai già superate. Infatti esprimiamo un certo amore e odio per il mullet, taglio molto in voga nel 2020 nella nostra zona. 

C’è qualche progetto contemporaneo e non che vi ispira in maniera particolare?

Essendo in due abbiamo la fortuna di poter portare più influenze possibili nella nostra musica, cercando di non etichettarci. Infatti entrambi possiamo portare all’interno dei nostri progetti sound funk, indie passando dal rap metal, fino ad arrivare alla musica elettronica. Crediamo che sia questo uno di quei casi in cui si dice “l’unione fa la forza”.

I primi due brani del progetto hanno mostrato due lati molto diversi della vostra musica. Come avviene il processo compositivo? Vi sentite liberi nella vostra ricerca o vi date dei paletti canzone dopo canzone? 

Per quanto riguarda il progetto attuale, abbiamo provato a cercare il più possibile un nesso tra le lattine e il mood dei pezzi. Mentre in un caso abbiamo la dr. pepper, bevanda che richiama in noi un mood più pop, nell’altro “monster” porta in noi una vibes più aggressive. In questo modo riusciamo a rendere i nostri progetti il più diversi possibile, per cercare di non darci paletti o limiti da non poter superare.

Cosa c’è in cantiere? Cosa dobbiamo aspettarci?

Nei prossimi mesi ne vedrete delle belle e chissà, potrebbe anche sfuggirci un EP.

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